LANTERNE MAGICHE: Videoclip genovesi

Sono usciti nell’ultimo mese tre video musicali realizzati da registi genovesi: 

Il nido, primo singolo estratto da Nuove esperienze sul vuoto, secondo capitolo solista di Lele Battista, girato da Lorenzo Vignolo, autore di numerosi videoclip.



Mukawama (Resistenza), primo video del disco Basta (in uscita nel 2011) degli Zero Plastica, gruppo hip-hop genovese, realizzato da Ancioe Produzioni, ovvero Teresa Rocco e Valeria Cavagnetto.



Maledetta, primo singolo tratto dall’album I Love You Fortissimo dei genovesi Numero6, diretto da Stefano Bozzetta, già regista di diversi videoclip dei Meganoidi.



Luci calde, dettagli e primi piani sia per Il nido che per Maledetta.
Nel video girato da Lorenzo Vignolo sono protagonisti soprattutto gli oggetti, scelti con cura dall’artista genovese Serena Zanardi, qui in veste di scenografa, che rendono “nido” un angolo metropolitano e poco accogliente di Genova: il marciapiede sottostante la sopraelevata, ricostruendo la descrizione fatta nel testo della canzone: il nido tra ponte tra ponte e ascensore a doppio isolamento fondato sul cemento, se non ci sei c’è il temporale. La luce soffusa diretta o controluce a sottolineare le sagome sottolinea un aspetto romantico/nostalgico che si evince anche dal testo.
Anche in Maledetta l’immagine è spesso sporcata dalla cosiddetta “luce in camera”, che scalda musicisti e location; anche qui la scenografia è decisamente vintage, e le inquadrature tutte primissimi piano (spesso si concentrano sullo sguardo) e dettagli di musicisti e oggetti.
La messa in scena rimanda però più a un live privato e giocoso, un live da appartamento, anche se non mancano suggestioni narrative.
Sul finire la musica rallenta e anche il ritmo delle inquadrature e il tempo interno alle stesse subisce rallentamento, come per puntualizzare far vedere davvero le azioni.
Ovviamente diverso per genere e stile il video di Mukawama, (in arabo resistenza), in cui le inquadrature si alternano rapidamente al ritmo delle battute del Rap. All’interno delle stesse ci sono reiterazioni della stessa immagine, oppure dello stesso soggetto da più punti di vista e da vari piani (figura intera, mezzo busto, primo piano dettaglio in climax ascendente seguendo il ritmo incalzante del testo di protesta). Qui lo spazio cambia, segue il testo, non è più qualcosa di intimo come per Il nido, o di condiviso con gli altri componenti come in quella sorta di backstage che è Maledetta: qui lo spazio è pubblico, spazio di lavoro (i tre componenti del gruppo vengono ripresi nei rispettivi luoghi di lavoro) o di ritrovo della collettività giovane (la discoteca) in cui tutti in gruppo seguendo il rapper urlano guardando in camera.
La resistenza quotidiana è il tema della canzone, e anche grazie alla collaborazione del rapper tunisino G.O. Man Xtrazik il video esce dai confini nazionali e Genova si confonde con Marsiglia, Tunisi e persino Brooklyn. Sarà infatti l’etichetta indipendente newyorkese Nomadic Wax a produrre nuovo disco degli Zero Plastica.
Articolo originale su LANTERNE MAGICHE:

found_footage at Pure Vision Water

found_footage partecipates at Acea EcoArt Contest

Published the artworks participating at the Pure Water Vision: Acea EcoArt Contest 2010, a competition of contemporary art organized by the cultural platform EcoArt Project, in its second edition, created by Fortunato Productions and Association Art for Promotion, with support from Acea Group.

The initiative is focused on the topic of the water cycle and the relationship between water, man and environment, strongly tied to the sustainable development of the planet. The competition entries are published on the site www.ecoartproject.org in the Pure Water Vision box.

www.ecoartproject.org

Stadt Fish at Delhi International Arts Festival

Delhi International Arts Festival
Edgelogue presso Alliance Francaise a Nuova Delhi/India
11 dicembre - 12 dicembre 2010
New Delhi/India

Visualcontainer grazie alla collaborazione con Cologne Off e Videochannel presenta:
MEMORY/IDENTITY
Un progetto curato da Visualcontainer Italian Videoart Distributor and Promotion

Artisti:

PATRIZIA MONZANI - Stadt Fish 2006
CHRISTIAN NICCOLI - Escalating perception/the gaze 2004
MATTEO PASIN - Disapperar 2006
CRISTINA PAVESI - Ore 13 2006
SABRINA SABATO - Il dondolo 2002
ENZO UMBACA - Soffri 2002
ALESSANDRA ARNO’ - Play 2008
ELENA ARZUFFI - Domestic parkour 2007
BARBARA BRUGOLA - Zone Lost 2008
PASCAL CAPARROS - Corpus 2008
IGINIO DE LUCA - Autofocus 2006
PIETRO MELE - Ottana 2008

In collaborazione con Cologne Off e VideoChannel - Piattaforma online per film & video.
Direttore artistico, fondatore e direttore di VideoChannel, Wilfried Agricola de Cologne ha invitato il curator Giorgio Fedeli come giuria di Cologne Off 2010 e per la selezione di per questo evento. Progetto di Visual Container/Milan;
Curato da Giorgio Fedeli
Direttore artistico: Wilfried Agricola de Cologne

Tutte le info sul sito di visualcontainer
http://www.diaf.in/
http://coff.newmediafest.org/blog/

found_footage at MADATAC02

found_footage a la Muestra Abierta de Arte Audiovisual Contemporáneo, MADATAC, que se celebrará en Madrid del 30 de noviembre por la noche hasta la tarde del 5 de diciembre, en la SECCIÓN OFICIAL INTERNACIONAL. La sección Oficial Internacional de la Muestra consta de un total de 53 videocreaciones a competición procedentes de 38 países que se proyectarán en la Sala Berlanga de Madrid del 1 al 4 de diciembre.

ESPACIO: SALA BERLANGA
PROGRAMA 3
VIERNES_ 3.12.10
13:000 A 14:00
JUEVES_2.12.10
20:00 A 21:00

Programa completo: www.madatac.es

Embers vince il secondo premio al Premio Arte Donna 2010

Premio Arte Donna è un concorso dedicato alla creatività femminile, promosso dalla Provincia in collaborazione con la Commissione Provinciale Pari Opportunità ed il contributo della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno. Mercoledi 24 novembre, alle 16.30 nell'auditorium del Museo di Storia Naturale ha avuto luogo la cerimonia che ha assegnato i premi alle migliori opere presentate. Alla premiazione hanno partecipato il presidente della Provincia Giorgio Kutufà e l'assessore alle pari opportunità, Maria Teresa Sposito.

Mostra delle opere presentate al concorso:
Sale delle esposizioni temporanee, Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, Via Roma 264, Livorno
dal 24 al 30 novembre 2010
9:00/13:00 – 15:00/19:00 martedì, giovedì, sabato
9:00/13:00 mercoledì, venerdì
15:00/19:00 domenica
lunedì chiuso

info:
PROVINCIA DI LIVORNO
Ufficio Commissione Pari Opportunità
pariopportunita@provincia.livorno.it
tel. 0586.257223/264

LINK

LANTERNE MAGICHE: Begato al presente e al passato

"I confini delle nostre città, in continua espansione, sono conseguenza e testimonianza di una società in accelerazione, luoghi privilegiati in cui trasformazioni e cambiamenti si rivelano in maniera pregnante. Riflettere su questi confini significa ragionare in maniera trasversale su tutta la nostra società, sul suo passato, sul suo presente, anche per cercare di capire meglio il nostro futuro."
Dalla presentazione della rassegna video Periferie in Movimento

Past Present è un breve e poetico video che racconta la realtà del quartiere genovese di Begato, contrapponendola alla visione retorica e superficiale della stampa degli anni Settanta e Ottanta, quando la città satellite fu costruita e celebrata come un successo.
Il video – del 2008 – nasce da un incontro casuale tra Simona Piras, che insieme a Stefano Lanini costituisce l’associazione Laboratorio mobile, e la signora Iolandia, che diventerà poi protagonista del successivo e omonimo lavoro di Laboratorio mobile, vincitore del premio del pubblico al Genova Film Festival 2009 e della menzione Migranti alla seconda edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival.
«Quel giorno Simona aveva con sé solo una telecamerina che registra in mpeg4 – racconta Stefano Lanini – per questo motivo abbiamo dovuto giocare con le immagini in fase di montaggio. Abbiamo scelto di rappresentare Begato come un luogo frammentato in cui le cose diventano sempre più confuse e sfocate. È un simbolo di come si vive e si vede la periferia. In seguito, continuando il lavoro sul quartiere, abbiamo avuto accesso a 20 anni di rassegna stampa, collezionata da un educatore del luogo, e così è nata l’idea di mettere a contrasto i titoli dei giornali con la quotidianità vissuta».
Stefano e Simona hanno poi lavorato come consulenti per il Comune di Genova in occasione del convegno sulla periferia di Begato, e hanno dato la spinta iniziale alla realizzazione di un laboratorio sul territorio. L’idea di partenza era quella di una mappatura delle criticità e dei disagi del quartiere attraverso la voce degli abitanti, una base per proporre idee di cambiamento e rigenerazione.
«Si parla sempre di criminalità – spiega Stefano – ma una persona della sicurezza ci ha detto che non esistono, o almeno fino a due anni fa non c’erano, dati statistici su quanti e quali crimini realmente avvengano nel quartiere. Ci sono anche problematiche di degrado che non dipendono dagli abitanti e di cui non si parla quasi mai: se si rompe qualcosa è quasi impossibile aggiustarlo perché infissi, serramenti e altri impianti accessori sono stati comprati in stock di fine serie all’epoca della costruzione e non esistono più. In un’intervista, un dirigente dell’impresa di manutenzione ci ha raccontato che da Begato non ricevono più richieste rispetto a altri quartieri di case popolari, è semplicemente più complicato intervenire».
Laboratorio mobile si è occupato anche di selezionare i video per la rassegna Periferie in Movimento (febbraio 2010) e di organizzarla, in collaborazione con il Genova Film Festival; inoltre lavora su altre periferie genovesi e sta realizzando un nuovo video a Cornigliano, mentre Stefano Lanini ha scritto un progetto di film documentario su Begato ed è alla ricerca di fondi per girarlo.
Speriamo di poter usufruire anche l’anno prossimo della rassegna Periferie in Movimento, al momento in attesa di risposta per finanziamenti, e di vedere presto i nuovi lavori dell’associazione, che con le sue attività sostiene percorsi di analisi e riflessione sulla città che sono utili a tutti.

PAST PRESENT su Vimeo:
http://vimeo.com/14639606

IOLANDIA nell’archivio del Visioni Fuori Raccordo Film Festival:
http://vfr.xdams.net/vfr/scheda.jsp?id=VFR20080033&Iolandia

LANTERNE MAGICHE: VictIMs: il 3D italiano parte da Genova

“Il regista indipendente dice: cosa posso dire di nuovo e come? Cosa potrebbe essere ciò che la gente non ha ancora avuto, cerca e non trova? Quali sono i sentimenti e le realtà che ogni essere umano condivide e però non ha ancora trovato al cinema? Come posso dirlo in modo nuovo?”
Dal blog di Anne Riitta Ciccone

VictIMs è l’ultimo lavoro della regista italo-finlandese Anne Riitta Ciccone, che ha all’attivo già quattro lungometraggi.
È un corto in 3D, ma oltre che storia a sé, è anche studio e promo per il lungometraggio “I’m” che la regista realizzerà prossimamente. Anne ha coinvolto la stessa troupe che parteciperà alle riprese del film: Pasquale Mari, direttore della fotografia tra gli altri di Marco Bellocchio e Ferzan Ozpetek, Maurizio Sabatini, scenografo di Benigni e del recente Baària di Tornatore, e David Bush, l’esperto in effetti speciali e 3D che collabora come consulente alla E-motion di Genova (prima società italiana ad offrire riprese e post produzione per cinema digitale 3D). Il cast è composto da Maximilian Ritt, appena uscito dallo Stabile, e da alcune adolescenti del Liceo Cassini provenienti dal laboratorio teatrale di Mauro Pirovano. La giovane protagonista, Ashley Brenda C., viene dalla Finlandia ed interpreta sostanzialmente se stessa, mentre il ruolo della madre è stato affidato a Valentina Cidda, la cantante del gruppo Kiddycar, autore della colonna sonora.

- Il film racconta le vicissitudini di un’adolescente goth, o “lolita gotica” come si definisce lei stessa, come sei entrata in questo mondo?
«Attraverso la rete – racconta Anne Riitta Ciccone – ho conosciuto questa ragazzina che si nascondeva dietro un nickname, conosciuto il suo mondo, in cui ho trovato però moltissimi punti in comune con la mia di adolescenza, lo stesso buio contraddetto da una disperata vitalità in cui mi sono identificata, ricordandomi quanto sia difficile crescere e stare nel “mondo reale” quando si ha quella visione del mondo adulto».

- Sul tuo blog scrivi che il regista indipendente si deve sempre chiedere cosa e come dire qualcosa di nuovo. Nel caso di VictIMs cosa c’è di nuovo?
«Nel caso di VictIMs, che considero una costola di I’m, la cosa che racconto principalmente è quanto ci si possa sentire soli quando si pensa che nessuno veda il mondo come lo vedi tu, anzi, quando questo tuo modo di vedere il mondo ti emargina. Il modo “nuovo” consiste nel raccontare questa adolescente goth, un modo di interpretare il mondo e vivere l’adolescenza estremamente ombroso e complesso, una categoria adolescenziale che contrariamente a quella che non vede l’ora di raccontarsi e mostrarsi narcisisticamente al mondo, pur avendo una grande voglia magari di comunicare, non riesce a farlo se non “nascondendosi”. La mia protagonista, la piccola Jessica, è una contraddizione tra voglia di romanticismo da una parte e cinismo dall’altra, che mi pare un approdo interessante nel percorso a tutti comune del non trovare un proprio posto nel mondo, a quell’età. E soprattutto “nuova” è appunto la forma visiva, voglio portare quasi fisicamente lo spettatore nel modo di vedere il mondo di questa ragazza».

- E quindi il 3D…
«Dopo aver studiato il 3D ho pensato a questa storia – quella di I’m – direttamente in 3D. Con lo stesso sceneggiatore che ha collaborato ad I’m (Lorenzo d’Amico De Carvalho) abbiamo anche lavorato a un altro script sempre in 3D, che però come idea era nata molto prima e ho capito che in questa forma espressiva aveva la sua giusta collocazione. Il 3D, per me, è una forma visiva con un’espressività giusta per alcune storie, come nel caso di I’m, in cui desidero un forza dell’immagine che sia totalizzante; voglio che lo spettatore sia totalmente dentro la storia, quasi come esperienza sensoriale».

- Perché hai girato a Genova?
«Genova non la conoscevo, l’ho visitata per via dell’invito che ho ricevuto da parte di David Bush a studiare e conoscere le macchine della E-motion. Dall’incontro con E-motion e successivamente con Andrea Rocco della Film Commission Genova – Liguria è nata l’idea di questo cortometraggio, realizzato dalla produzione “La trincea” di Francesco Torelli. Il corto è stato scritto sapendo già che lo avrei girato a Genova».

- A che punto sei con il lungometraggio I’M?
«La sceneggiatura, come ho detto scritta con Lorenzo d’Amico De Carvalho, è pronta. La sto portando avanti con Francesco Torelli e La Trincea Cinematografica, che ha prodotto i miei lungometraggi, e stiamo cercando partner per chiudere il budget. È un progetto ambizioso che richiede “sostenitori forti”. Insomma siamo alla parte più delicata del processo».

Il corto è stato presentato con successo al Festival di Roma, nella sezione L’Altro cinema – Extra, ad inizio novembre e sarà proiettato a Genova il 24 novembre alle 18.15 al cinema Corallo, Via Innocenzo IV, 13.

Il sito di Anne Riitta Ciccone:
http://www.anneriittaciccone.it/
Il blog di Anne Riitta Ciccone:
http://blog.anneriittaciccone.it/
Link all'articolo originale:
http://genovapost.it/lanternemagiche/2010/11/23/victims-il-3d-italiano-parte-da-genova/

LANTERNE MAGICHE

Nasce il nuovo blog su cinema e video in Liguria!
http://genovapost.it/lanternemagiche/

LIVING HAPPILY WITH ASTHMA alla giornata didattica

Giovedì 18 novembre a partire dalle h 9.30, presso l'Università IULM di Milano ci sarà la Giornata Didattica, unica occasione per visionare tutti i video del concorso Movie&co.
Till Neuburg, consigliere ADCI e Marco Pozzi, regista e docente IULM coordineranno la giornata e faranno l'analisi dei lavori presentati, offrendo interessanti consigli di comunicazione e di regia.

LIVING HAPPILY WITH ASTHMA partecipa al concorso e sarà proiettato durante la giornata didattica.

www.movieco.it

found_footage at ESPACIO ENTER

ESPACIO ENTER is a project created and directed by ART TECH MEDIA, non-profit international cultural organization. Its aims are the creation, organization, promotion and direction of different events for the development of the Arts and the Digital Culture, to prompt and to fortify the alliance among Art, Science, Technology, Innovation and the Society, the cross debate, the reflection and the elaboration of proposals and contents by means of the philosophy of open code, that impact positively in the creation of the Knowledge Society.

All sessions take place at Auditorium of TEA - Tenerife Espacio de las Artes from the 25th to the 28th of November

Link: ESPACIO ENTER

Embers at ESPACIO ENTER

ESPACIO ENTER is a project created and directed by ART TECH MEDIA, non-profit international cultural organization. Its aims are the creation, organization, promotion and direction of different events for the development of the Arts and the Digital Culture, to prompt and to fortify the alliance among Art, Science, Technology, Innovation and the Society, the cross debate, the reflection and the elaboration of proposals and contents by means of the philosophy of open code, that impact positively in the creation of the Knowledge Society.

All sessions take place at Auditorium of TEA - Tenerife Espacio de las Artes from the 25th to the 28th of November

Link: ESPACIO ENTER

Embers at VAFA

Embers will be shown at the VAFA Festival in the programm MOVEMENT VS NON MOVEMENT.

VAFA 2010 - The First International Open Call Festival for Video Art in Macau, organized by Art For All Society and Orient Foundation, will run from November 12 to December 3, 2010.

The opening of VAFA will take place at 6:30pm on Friday, 12 of November at Orient Foundation, Casa Garden Temporary Exhibitions Gallery. The exhibition period will last till 3 of December and the opening hours are from 11am to 9pm everyday except Sundays.

SCREENINGS

NOVEMBER
Friday 12 - 8.00pm – THE OTHER 12 – ANYTHING AND EVERYTHING
Saturday - 13 6.30pm – REALITY SHOW
Monday 15 - 6.30pm – MOVEMENT VS NON MOVEMENT
Tuesday 16 - 6.30pm - NU DADA
Wednesday 17 - 6.30pm - EXQUISITE LIFE
Thursday 18 - 6.30pm – MACAU & HONG KONG
Monday 22 - 6.30pm – THE OTHER 12 – ANYTHING AND EVERYTHING
Tuesday 23 - 6.30pm – REALITY SHOW
Wednesday 24 - 6.30pm –
MOVEMENT VS NON MOVEMENT
Thursday 25 - 6.30pm – NU DADA
Friday 26 - 6.30pm – EXQUISITE LIFE
Saturday 27 - 6.30pm – MACAU & HONG KONG
Monday 28 - 6.30pm – THE OTHER 12 – ANYTHING AND EVERYTHING
Tuesday 29 - 6.30pm – REALITY SHOW
Wednesday 30 - 6.30pm –
MOVEMENT VS NON MOVEMENT

DECEMBER
Thursday 1 - 6.30pm – NU DADA
Friday 2 - 6.30pm – EXQUISITE LIFE
Saturday 3 - 6.30pm – MACAU & HONG KONG

Link:
vafa-videoartforall

VIDEO: FACE factor



Video virale realizzato con Giordana Guerriero, Francesca Maccarrone e Nicola Trabucco, prodotto da Lithos19 per il concorso "Racconta il talento in un video" indetto da TEZENIS.

found_footage at SPLIT SCREEN

Split screen tries to offer a panorama of the contemporary artistic creation in videoart focused exclusively on the resource of the split screen used by artists in their videos.

The split screen is not a new resource and has its own history, it has been used in all areas of audiovisual media, such as cinema, television, advertising and visual arts. In general, it can be called split screen when the frame is divided into two or more areas, and each area shows a different scene or a different view of the same scene, so that multiple images are shown at the same time. The resource of the simultaneous use of multiple layers of imagery expects to add depth and richness in narration, meaning, emotion and representation of time and space.

The writer Julie Talen, in her article published in salon.com about the return of split screen use in television series and videoclips, offers an interesting and brief history about this resource, and points to: "When so many images flicker at you, you see differently. You glance. You glimpse. Your eyes keep moving, and you use your peripheral vision, the kind of sight connected to fight or flight (and actually processed in a separate part of the brain than the direct gaze). You don't get the entire picture; you can't, and you learn to take this partial experience as being accurate enough". A partial experience that is given by the spacial exploration of the screen, which is divided into different areas where the action happens and the narration is fragmented.

In the same way, split screen also arises questions about the temporal perception. Precisely about that Talen asks: "The single biggest question when the screen divides is: where is now? Which panel is the single shared moment in time that heretofore defined single-channel movies? And when are the other panels happening: earlier, later or at the same time? Cutting up the screen unmoors the images in time. Clearly the simplest answer is to say that the frames are all now, all the same moment. You've divided up the screen but not the time". Obviously time is still the basis of the called time based works, like video, but with the split screen another dimension is open up to explore, the spacial.

Those are questions which are explored in many different ways by the artists featured here. The exhibition, in an attempt to concentrate the approach in the basis of the split screen resource, brings together only videos
divived into two screens.

Participant artists:
MARIANE ABAKERLI, VIENNE CHAN, BOLDIZSAR CSERNAK-RISKO, JESSICA FAISS, ALINE HELMCKE, YOUKI HIRAKAWA, JANKO KATIC & KRISTINA KOVACEVIC, TAMAR LATZMAN, MARIJANA MARKOSKA, PATRIZIA MONZANI, SOPHIE WARREN & JONATHAN MOSLEY,
{VIVIMOS DEL AIRE} = BEZETA + PLISOTIC, MAYA WATANABE.

Curated by Pedro Torres
www.stuffinablank.com

Embers at the Ravello LAB

Embers, as well as the other videos of Monitor space (of the FestArte VideoArt Festival) will participate at the first stop at Ravello (SA, Italy) from 21 to 23 Octuber at the Torre Maggiore di Villa San Rufolo during Ravello LAB - International Colloquium, a forum about cultural policies - http://www.ravellolab.org/1-Ravello-Lab/

Synästhesie in concorso su MYMOVIES

Per il secondo anno consecutivo MYmovies ha deciso di valorizzare il lavoro creativo di sette videomaker partecipanti all'edizione 2010 del concorso movie&co che prevede l'ideazione e la realizzazione di spot, video virali e video aziendali.
Extra movi&co è infatti dedicato ai cortometraggi presenti nel portfolio di registi italiani emergenti, di un’età compresa tra i 18 e i 35 anni.
I video dei giovani esordienti, diversi da quelli presentati nel concorso principale, potranno essere votati fino a novembre.
L'iniziativa ha lo scopo di offrire visibilità ai partecipanti al concorso che si avvicinano al mondo del cinema e della pubblicità. Grazie al voto degli utenti web di MYmovies verrà decretato un vincitore tra i seguenti titoli.

Si può votare su:
http://www.mymovies.it/movieco/

found_footage a BA.CO. IV edizione

BA.CO. IV edizione sezione VIDEOARTE e Little Ba.CO.

SEZIONE VIDEOARTE

1. La memoria dei cani di Simone Massi
2. Eidola di Giuseppe Boccassini
3. Found footage di Patrizia Monzani
4. Apnea di Daniele Rosselli
5. Efraim non ha detto tutto di Francesco Costantini
6. Phobocracy di Andrea Paco Mariani
7. K-conjog-chapter II di Francesco Lettieri
8. A dosi di soda di Emanuele Manno

Le opere verranno proiettate in concomitanza con la mostra d’arte contemporanea A*BaCo, evento collaterale del festival, dal 10 al 16 ottobre.

Le proiezioni dei corti relativi alle altre sezioni si terranno dal 14 al 17 OTTOBRE 2010 a Bagnolo Mella (BS), presso il Salone della Filanda di Palazzo Bertazzoli.

Synästhesie su FEMMINART

Synästhesie su FEMMINART

Ebbrezza del corto, 4 min, che esprime la compiutezza della storia e del suo trasposto, le valutazioni emotive postume, l’interattività con il proprio vissuto che ribolle, si eccita si sovrappone, qualità precipue di un film a più tempi. L’idea semplice della risoluzione.
di Elena P

www.femminart.it

Video: LIVING HAPPILY WITH ASTHMA

(animation - 2' - 2010)

Short animation explaining the correct lifestyle for people affected by asthma, realized for Chiesi Farmaceutici S.p.A., and for the advertising video contest Movie&co.

found_footage a Duplex_Ride

Sabato 18 settembre dalle 15,00 alle 22,00

Via Pré 103, 105, 107 rosso Genova

> NOS
Riccardo Canessa, Claudio Ferrari, Marco Cacciamani
mixing video di Gianriccardo Scheri
> K (Valerio Solari)
> Giacomo Grasso
> ZSP (Zena Soundscape Project)
Davide Bruzzi, Matteo Marchese, Marina Larcher, Claudio Dondo, Diego Banchero
> "workshop circuit bending"
(Viaggio nei circuiti alla ricerca di imprevisti mondi sonori paralleli) a cura di Raffaello Bisso
> Videopoetry Dream
Rassegna di Videopoesia a cura del Circolo Poetico Correnti e di SempreCreativaPoetica

Duplex_Ride è una idea in movimento, nata per promuovere eventi secondo una formula di abbinamento fra identità affini ma differenti e nell’intento di costruire un circuito di singoli e gruppi dell’ambiente elettronico genovese, abbinando alla ricerca musicale quella visiva in videoproiezione.

CORRENTI NOMADI

Sabato 18 e Domenica 19 Settembre 2010 Crema
Circolo Poetico Correnti presenta


CORRENTI NOMADI

Rassegna di Videopoesia
Videoproiezioni in Loop (52’)

La rassegna di videopoesia Correnti Nomadi suggerisce molteplici prospettive di attraversamento del testo visivo.Le sequenze, i montaggi,l’audio dei video, sono
spesso ad attrazione flussiva delle immagini. Piccole traiettorie evolutive dello stesso cammino umano realizzate con narrazioni sintetiche. Sperimentazioni vera e proprie della murazione dell’identità. Appaiono anche gesti performativi,danze concentriche oppure asincrone che aprono ad una relazione migrante del corpo nel rapporto con lo spazio. Acqua e i fuoco sono spesso presenti come elementi del divenire nel viaggio estetico verso l’alterità e la differenza. Le parole ed i suoni sono immersi nell’andare della memoria e della luce.Esse sono nomadi per l’energia impermanente che sottende creando nelle visioni una durata senza soluzione di continuità. Queste videopoesie, correnti inconcluse,si proiettano nelle percezioni dello spettatore stimolato da ogni autore verso interpretazioni sensoriali e sinestetiche.

Autori e video


Massimo Arrigoni La sposa occidentale 3’19’’ 1998
Davide Bramante Serial Killer Rave Part II 3’14’’ 1998
Roberto Rossini Enten Hitti 4’23’’ 1998
Patrizia Monzani found_footage 5’20’’ 2010
Michele Lambo Nous 5’39’’ 2009
Fludd On the border 5’49’’ 2009
Caterina Davinio Self Portrait 2’ 2010
Big Splash 1’30’’ 2009
Semiolabile cinematografica Effimero Liquido 1’58’’ 2010
Maria Korporal Elegia di Marzo 5’ 2009
Maria Grazia Martina Di Briccola in briccola 4’53’’ 2008
Elena Chiesa Il punto dopo di te 43” 2006; Traversate 1’12’’ 2006
Giovanni Fontana Apple Poem 3’11’’ 1998
Angelo Ricciardi Le parole del ‘900 2’36’’ 2007
SempreCreativaPoetica 11.22YHZ 50” 2010

Embers at FestArte

Embers hs been selected at the section OFF of the III International Competition FestArte Video Art Festival.

The video will be shown during the Festival at SPAZIO MONITOR, Macro Testaccio, La Pelanda, The Museum of Contemporary Art of Rome from 15th to 18th September 20.

landvermesser.tv

Stadt-Fisch and Synästhesie on: www.landvermesser.tv

Landvermesser.tv ist ein Berliner Kulturprojekt, das Orte der Stadt mit fiktiven Geschichten besetzt.

TRANSFERA

Transfera TV program, dedicated to contemporary audio-visual art, will broadcast from Madrid this Friday 30th at 9 PM and Saturday 31th at 9 AM, the following artist's work from all continents that offer us their miscellaneous visions about the interaction, creative and documentary, among the compromised observation and the circumstances that derive from the explored object.

BAKARY DIALLO (Mali)
. The light: Démocratie avec violence (La luz: democracia con violencia, 2009)
. Je veux des dents blanches (Quiero mis dientes blancos, 2009)

NEIL HOWE (Australia)
When I Grow Up (Cuando sea mayor, 2010)

BIYING ZHANG (China_EE.UU)
. Night (Noche, 2009)
. Ten Months Before the Asian Games in Guangzhou City (Diez meses antes de los Juegos Asiáticos en la ciudad de Guangzhou, 2010)

PATRIZIA MONZANI (Italia)
found_footage (Metraje encontrado, 2010)

ANAHITA HEKMAT (Iran_Francia)
104-3+23 (2010)

VIDEO: Embers

miniDV, 5 min

a video by: Giordana Guerriero, Francesca Maccarrone, Patrizia Monzani, Nicola Trabucco
performers: Christian Quagli, Barbara Romano
coreography: Ilaria Magonzi
a Lithos19 production: www.lithos19.tk, 2010

Embraces preventing and blocking, without withholding neither receiving.
Little blackmails and words which are not shouted, but whispered. Nevertheless they hurt, slowly and almost with indifference. Those words remain blocked under the skin and from there they begin consuming and corroding until they arrive into depth.
In all relationships violence is not as obvious as the flame of a fire vibrating and breaking out in a short time; sometimes violence is underneath, it is less obvious from the outside, it is hidden but daily present, and painfully corrosive. It is like a weak small flame consuming energy from the embers, transforming everything into ash. The hand which is caressing is the same one that is hiting; the whispering voice is the same one which is insulting.
The curtains with whom the "offensive" art pieces were hidden, also hides the sick intimacy of the couple, which the frame is isolating from the rest of the world, locking it inside an exclusive space in which the dynamics of a distorted relationship are developed. This condition is imperceptible for those which do not belong to this exclusive feature, but it is often not even perceived by the couple suffering that violence.

Watch the video on Vimeo

Videoart Yearbook 2010

Chiostro di Santa Cristina
Piazzetta G. Morandi 2 – Bologna

Giovedì 8 luglio

h 17,30 – Festa grande di mezza estate
Promossa dal Dipartimento delle Arti Visive e dalla Scuola di specializzazione in Beni Storici Artistici. Interviene Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.

Ablo (aa.vv. , 2010 – 33′)
Un progetto di videoarte promosso dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Video di Dafne Boggeri, Gianluca e Massimiliano De Serio, Riccardo Giacconi, Sabina Grasso, Antonio Guiotto, Domenico Mangano, Patrizia Monzani, Maria Domenica Rapicavoli, Patrizio Di Massimo, Diego Marcon.

Omaggio a Luigi Ontani e a Giovanna Ricotta
Luigi Ontani: L’ombrofago (1980); Giovanna Ricotta: Fallo avvenire (2002), Go fly (2004), No sense 1 (2004), No sense 2 (2005), Bambolychees (2006), Fai la cosa giusta (2010).

Videoart Yearbook 2010 (parte I)
Video di Mariachiara Armenia, Marco Belfiore, Fabrizio Bellomo, Benna, BiancoValente, Federica Bocchi, Botto&Bruno, Barbara Brugola, Anita Calà, Silvia Camporesi, Rita Casdia, Martino Chiti, Gabriella Ciancimino, Ciboideale, Raffaella Crispino, Riccardo Giacconi, Federico Gori, Heinrich Gresbeck, Dario Lazzaretto, Luca Lumaca.

h 22 – Videoart Yearbook 2010 (parte II)
Video di Nicola Maggiaioli e Aldo Ricci, Marco Morandi, Virginia Mori, Tomoko Nagao, Massimiliano Nazzi, Christian Niccoli, Rick Niebe, Ottomani, Francesco Ozzola, Gabriele Pesci, Michele Putortì, Marco Raparelli, Fabrizio Rivola Petar Stanovic, Donato Sansone, Natalia Saurin, Adalberto Sessa, Marco Strappato, Stefano Turelli, Devis Venturelli, Diego Zuelli.

h 23 – Selezione dalla Collezione Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Video di Diego Perrone, Peter Land, Anri Sala, Babette Mangolte, Gillian Wearing, Shirin Neshat.

Venerdì 9 luglio


h 19 - Selezione dalla Collezione Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Video di Diego Perrone, Peter Land, Anri Sala, Babette Mangolte, Gillian Wearing, Shirin Neshat.

h 20 – Omaggio a Luigi Ontani e a Giovanna Ricotta
Luigi Ontani: L’ombrofago (1980); Giovanna Ricotta: Fallo avvenire (2002), Go fly (2004), No sense 1 (2004), No sense 2 (2005), Bambolychees (2006), Fai la cosa giusta (2010).

h 21 – Videoart Yearbook 2010 (parte II)
Video di Nicola Maggiaioli e Aldo Ricci, Marco Morandi, Virginia Mori, Tomoko Nagao, Massimiliano Nazzi, Christian Niccoli, Rick Niebe, Ottomani, Francesco Ozzola, Gabriele Pesci, Michele Putortì, Marco Raparelli, Fabrizio Rivola Petar Stanovic, Donato Sansone, Natalia Saurin, Adalberto Sessa, Marco Strappato, Stefano Turelli, Devis Venturelli, Diego Zuelli.

h 22 – Videoart Yearbook 2010 (parte I)
Video di Mariachiara Armenia, Marco Belfiore, Fabrizio Bellomo, Benna, BiancoValente, Federica Bocchi, Botto&Bruno, Barbara Brugola, Anita Calà, Silvia Camporesi, Rita Casdia, Martino Chiti, Gabriella Ciancimino, Ciboideale, Raffaella Crispino, Riccardo Giacconi, Federico Gori, Heinrich Gresbeck, Dario Lazzaretto, Luca Lumaca.

h 23 – Ablo (aa.vv. , 2010 – 33′)
Un progetto di videoarte promosso dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Video di Dafne Boggeri, Gianluca e Massimiliano De Serio, Riccardo Giacconi, Sabina Grasso, Antonio Guiotto, Domenico Mangano, Patrizia Monzani, Maria Domenica Rapicavoli, Patrizio Di Massimo, Diego Marcon.

ABLO al Genovafilmfestival

ABLO sarà proiettato al Genovafilmfestival nella sezione Obiettivo Liguria

contessanally writing on ABLO

Dafne Boggeri, Gianluca and Massimiliano De Serio, Riccardo Giacconi, Sabina Grasso, Antonio Guiotto, Domenico Mangano, Patrizia Monzani Maria Domenica Rapicavoli, Patrizio Di Massimo, Diego Marcon

ABLO, 2010. Ten young Italian artists were invited to shoot a “subject” video. Each artist realized a three-minute video portrait whose protagonist is Abdoul Kader Traore. Ablo as he likes to be called, is a griot musician from Burkina Faso who has been living in Milan for seven years and playing in several bands such as the Milanese and multiethnic “Orchestra di via Padova”. The ten videos are displayed and projected all together, thus forming a unique work as a sort of cultural and visual kaleidoscope, in which the same person is seen from different points of view and with different sensibilities.


original article

Desire

Stadt-Fisch proiettato alla rassegna cinematografica organizzata dalla rivista letteraria Lapsus, in collaborazione con il circuito CinemaGenovaCentro e la Cineteca D.W. Griffith.

I film proiettati al cinema America sono molti (sei a settimana), tutti di qualità e piuttosto eterogenei: dalla Nouvelle Vague al Free Cinema e alla British Renaissance, dal recupero di un autore trascurato come Joseph Losey ai cult come Salomé di Carmelo Bene o Flesh di Paul Morrissey. Particolare attenzione è stata riservata al lavoro di Harold Pinter come sceneggiatore. Ogni film sarà preceduto da corti di giovani autori e da pubblicità americane importate dagli Stati Uniti per l’occasione.

www.eccelapsus.com/desire
www.eccelapsus.com

YOU-WE + ABLO

curated by Francesco Bonami

Fifteen large video installations make up a nomadic, political and cultural exhibition route, almost comparable to an imaginary world tour of the social transformation of reality. The featured artists come from different parts of the world and the project highlights how, following the global phase, an era of neodiversity is approaching, in which the once seen obstacles that arose from the differences between diverse cultures are fast being turned into new resources.

The title You-We plays with phonetics and has an Asiatic ring to it, addressing a relationship between one and the other that is no longer one of opposition but one of position, which has become highly relative in the contemporary world. The Other is no longer an absolute but is dependent upon the point of view that is adopted. In many different ways, the artists here reflect on the ongoing, fluent exchange between ‘you’ and ‘we’.
“You-We” aims to update the public regarding the role that video art has adopted in recent years, through a collection that is ever-developing. The video works form part of an important nucleus of works – one of the most important in Italy – considered today to be a fundamental segment in the story of contemporary art.

Artists: Bani Abidi, Lina Bertucci, Mircea Cantor, Sebastian Diaz Morales, Marine Hugonnier, Amar Kanwar, Koo Donghee, Yong-Baek Lee, Steve McQueen, Anri Sala, Doron Solomons, Catherine Sullivan, Fiona Tan, Song Tao, Artur Żmijewski.

On occasion of the exhibition “You-We” a further project entitled “Ablo” will also be presented. This show is a symbolic conclusion of the main exhibition that aims to reflect on how every society is enriched by exchange and by the constant bonding of one’s own culture with that of others. Furthermore, the recent news of disturbing events among locals in the area of Via Padova in Milan has significantly emphasized the issues surrounding integration.
Ten young Italian artists have been invited to create videos on one subject. The artists have each filmed a three-minute video whose main character is Abdullay Kadal Traore. Ablo, as he likes to be called, is a griot musician from Burkina Faso who has been living in Milan for seven years and playing with various music groups, such as the Milanese and multiethnic “Orchestra di via Padova” and the group “Sinitah”. The ten videos will be presented and screened together, one after another, constituting a single work and creating a kind of visual and cultural kaleidoscope whereby the same person is viewed and portrayed by different personalities with different points of view.

Artists: Dafne Boggeri, Gianluca e Massimiliano De Serio, Riccardo Giacconi, Sabina Grasso, Antonio Guiotto, Domenico Mangano, Patrizia Monzani, Maria Domenica Rapicavoli, Patrizio Di Massimo, Diego Marcon.

REW(f)

found_footage in the top five of the VIDEO ART contest ROMAEUROPA webfactory:

VIDEO: found_footage



found_footage, 5 min
a film by Patrizia Monzani, 2010

Water as a symbol of nature, water as the origin of life and therefore of man.
The video, entirly realized with archive material from the internet movie database (opensource flm), shortly narrates the history of humanity and its relationship with our planet earth.

[.box]

Opening 18/19/20 May 2010
18.30 - 21.00

Via Confalonieri 11
Milano isola
Cortile interno - ring 43

Screening Video: 31 artists Vs 20mq

This project origins from the will of sharing with the Milan environment (and beyond) the international projects and events that we have produced with our partners all over the world, as well as from our pleasure in promoting Italian artists.

[.box] is the space that offers a special eye over the Italian and international videoart circuit, an interface with passionate and professional videoart followers joining the Milan area with the vaste international network dedicated to video and new media art.

SCREENING VIDEO

31 artists Vs 20mq

Rebecca Agnes
Barbara Agreste
Francesco Arena
Riccardo Arena
Alessandra Arno'
Elena Arzuffi
Barbara Brugola
Anita Calà Testarossa
Silvia Camporesi
Pascal Caparros
Daniela Di Maro DDM
Iginio De Luca
Nicola Giunta
Maria Korporal
Luca Christian Mander
Pietro Mele
Patrizia Monzani
Sabrina Muzi
Tomoko Nagao
Christian Niccoli
Matteo Pasin
Cristina Pavesi
Mauro Romito
Sabrina Sabato
Natalia Saurin
U.S.O. + Selfish
Lino Strangis
Enzo Umbaca
Dubravka Vidovic
Angelina Voskopoulou
Alessia Zuccarello

for info:
www.visualcontainer.org

Articolo GENOVAPOST: Cartoons on the bay: l'animazione sbarca nel Tigullio

Dal 15 al 18 aprile il golfo del Tigullio, tra Rapallo, Santa Margherita e Portofino, ospita il 14° festival dell’animazione Cartoons on the bay. Promosso dalla Rai, organizzato da Rai Trade, in associazione con Rai Fiction e con la collaborazione di Terre di Portofino, il festival è un appuntamento atteso dai professionisti di cinema d’animazione e animazione televisiva e cross-mediale, ma anche dal pubblico di appassionati del genere, che potranno godere di una programmazione ricca e diversificata, con un occhio di riguardo per bambini e famiglie.
All’Hotel Excelsior si susseguiranno presentazioni di studi d’animazione, conferenze e seminari con professionisti del settore, e pitch di progetti da realizzare. Da segnalare inoltre la presenza di Don Bluth, uno dei più acclamati registi e artisti nell’industria dell’animazione (come Le Avventure di Bianca e Bernie, Brisby e il Segreto del NIMH, Fievel Sbarca in America), che riceverà il premio alla carriera.
Grande attesa anche per Tehran 2121 di Bahram Azimi, uno dei più importanti artisti della nuova generazione dell’animazione iraniana che presentarà questa sua visionaria opera di fantascienza girata in tecnica rotoscopica (cioè girando scene con attori in carne e ossa che vengono poi convertite in animazioni).
Le categorie del festival spaziano dalle serie TV ai prodotti educativi e sociali, ai progetti cross-mediali, all’animazione interattiva e agli immancabili cortometraggi, ma si potrà anche assistere a proiezioni di lungometraggi ormai classici dell’animazione (come quelli di Don Bluth) e di produzioni più recenti.
Il Cartoon Village, una tensostruttura sul lungomare di Rapallo è il centro dell’evento per il pubblico di famiglie, bambini e tutti coloro che amano il mondo dell’animazione, del fumetto e dei videogames, mentre il castello sarà aperto gratuitamente al pubblico con la mostra Toy Story e Toy Story 2, le Graphic Novel, e all’Auditorium delle Clarisse verranno presentati due spettacoli teatrali.
Quest’anno per la prima volta sarà di scena il Cosplay: il termine è una contrazione delle parole inglesi costume (costume) e play (interpretare/recitare), che descrivono l’hobby di vestirsi come il proprio personaggio preferito di fumetti e cartoni. Il fenomeno, manco a dirlo, ha avuto origine in Giappone, ma negli ultimi anni si è diffuso in tutto il mondo. Tutti i cosplayer d’Italia sono invitati a sfilare sul palco del Cartoon Village e a sfidarsi per cinque diverse categorie, si può quindi immaginare che per il fine settimana Rapallo godrà di un secondo Carnevale.

Per maggiori informazioni: www.cartoonsbay.com

Scritto da Patrizia Monzani
Pubblicato il 14 apr 2010

Link all'articolo originale

Articolo GENOVAPOST: Impossible sites

Impossible sites: arte pubblica per socialità in allarme

Impossible sites nasce nel 2006 dalla volontà di due giovani artiste liguri: Giuditta Nelli, artista di arte pubblica e Tiziana Manfredi, pittrice e scenografa. È un progetto che si concentra, attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea, sull’osservazione delle relazioni tra abitanti e delle dinamiche che intercorrono tra la strada e coloro che la vivono. Il coinvolgimento diretto dei cittadini sollecita una lettura differente degli spazi vissuti, ne palesa i punti di vista e invita alla riflessione sull’abitare e il condividere lo spazio pubblico.

I LUOGHI IMPOSSIBILI – Nel 2008 Giuditta crea IMPOSSIBLE SITES dans la rue, un collettivo che prosegue nell’indagine dello spazio umano e urbano per scoprire e superare i luoghi impossibili, fisici ed emotivi. Il collettivo ha lavorato con ragazzi di strada, collaborato con centri di quartiere (anche quartieri difficili, come quello di Scampia nella periferia di Napoli), organizzato laboratori in strutture di accoglienza per minori con disabilità mentali e fisiche, ma anche nelle scuole e con gruppi informali. «Ho sempre pensato – spiega Giuditta Nelli – che l’arte dovesse diventare uno strumento nelle mani del suo fruitore; ed ho sempre ritenuto che la forma d’arte più adatta a rendersi mezzo fosse la public art, nella sua manifestazione più originale e lontana dalle implicazioni da galleria. Ho sempre pensato, poi, che ciascuno di noi – a suo modo abitante – avesse il dovere etico e politico di prendersi cura di problematiche sociali, normalmente evidenti, ma spesso trascurate».
La prima realizzazione del progetto si svolge nel 2007 in Senegal e si dedica agli spazi inaccessibili fisicamente per chi abbia disabilità motorie. Nel 2008, sempre a Dakar, Impossible site si pone l’obiettivo di offrire una diversa chiave di lettura delle problematiche legate al disagio mentale.
«Da allora il progetto si è evoluto, ha incontrato altri protagonisti, ha mantenuto fede alla sua volontà di indagare e vincere socialità in allarme: ha inserito il laboratorio urbano come ulteriore strumento, per creare una progettualità più profonda e lasciare tracce più solide, e – soprattutto – si è dedicato a molteplici luoghi impossibili, fisici ed emotivi, visibili ed invisibili. Ora il progetto si propone di scendere dans la rue anche in Marocco, in collaborazione con associazioni di sostegno ai ragazzi di strada».

LABORATORI E FESTIVAL - Dal 2009 Giuditta realizza, in Italia e all’estero, diversi laboratori di fotografia stenopeica, sia nelle scuole che presso centri di quartiere. La stenoscopia è un procedimento fotografico che sfrutta il principio della camera oscura per la riproduzione di immagini: la fotocamera è una scatola e l’obiettivo un foro posizionato al centro di uno dei lati. La fotocamera con foro stenopeico produce immagini poco nitide e, ovviamente, in bianco e nero.
«L’urban lab, attraverso tecniche di partecipazione, interazione ed azione, ci fa giungere ad un superamento dei luoghi impossibili, spesso invisibili limiti interpersonali. La fotografia stenopeica, in particolare, si presta totalmente ai nostri scopi da osservatori dello spazio pubblico: obbliga ad un tempo diverso nell’abitare il luogo da indagare, porta ad un diverso osservare – senza inquadrature e griglie digitali, induce a riflettere sul rapporto tra noi e ciò che sta intorno a noi. E, at last but not least, ci spinge ad interagire con lo spazio – fisico e delle relazioni – che ci contiene. Continuiamo a creare mappature, ma lo facciamo con immagini sfocate, spesso sbagliate, che contengono tutto il tempo dell’azione e lo restituiscono in bianco e nero».
I laboratori nelle scuole e nei vari centri di quartiere, liguri e non, sono stati una conquista che Giuditta definisce come “piccolo miracolo”. «In Italia è molto difficile riuscire a fare entrare l’arte pubblica nelle scuole, soprattutto quando – come nel nostro caso – si è un collettivo indipendente e si compiono azioni urbane. La fotografia stenopeica si è rivelata, anche in questo, mezzo d’eccellenza: comporta una fase d’atelier, che la didattica richiede, stimola le dinamiche di gruppo e porta alla produzione di un oggetto che è segno e traccia del percorso svolto; nulla può essere più apprezzato e compreso da chi si occupi di educazione».
I risultati dei lavori svolti negli urban lab, nelle scuole e nei centri sociali sono stati presentati in svariate mostre e festival, tra cui la rassegna Movimentazioni a Palazzo Ducale. A maggio Impossible sites parteciperà anche alla biennale d’arte africana Dak’Art.
«Alla biennale porteremo una delle nostre letture stenopeiche: alcune delle immagini realizzate a Dakar negli ultimi 2 inverni, con i ragazzi di strada, i bimbi della scuola elementare, i ragazzi disabili, gli studenti di architettura, verranno restituite ai cittadini, in diversi punti della città. Sotto forma di affiches, dimensione manifesto pubblicitario, i luoghi impossibili individuati compariranno sul muro dello stadio “Demba Diop” di Dakar e alla Mairie della Medina; tutti coloro che hanno preso parte ai laboratori saranno invitati a creare con noi l’evento di apertura, veri protagonisti del momento collettivo. Parallelamente, esporremo presso un centro socioculturale, molto e bene attivo, nel quartiere di Point E.
Tentiamo, sempre, di mantenere vivo e centrale il nostro legame con la strada, qualsiasi sia l’ambito in cui ci troviamo ad agire o esporre. In questo caso, siamo riusciti davvero a trovare una formula espositiva coerente e sincera: molti degli autori degli scatti stenopeici sono ragazzi di strada, è a loro che dedichiamo questa nostra “mostra fuori dalla galleria”».

Scritto da Patrizia Monzani
Pubblicato il 06 apr 2010

Link all'articolo originale

How Much

International Contemporary Art Exhibition
Nicosia - North Cyprus, Turkey
17th March - 3rd April 2010

C/o
Cyprus International University
Faculty of Fine Arts
Nicosia, North Cyprus,
Turkey

An international exhibition will take place entitled “How Much” as a contemporary art project between the dates March 17- April 3, 2010.
This project questions the change in the process of modernization and the mood of thinking and the daily life. In the meantime, it creates play areas for human.
Curator: Nail Ozlusoylu
Supported by the Department of Culture (North Cyprus) and Cyprus International University.
In collaboration with Visualcontainer, Curator: Giorgio Fedeli

Artists:

Elena Arzuffi
Domestic parkour
04' 32"
2007

Maria Korporal
Passing by
7'39"
2008

Pietro Mele
Ottana
11'46"
2008

Patrizia Monzani
Stadt-Fisch
05' 00"
2006

U.S.O. + Selfish
Girl Running
9' 00"
2009

Articolo GENOVAPOST: In Between

In Between:
essere giovani e stranieri nell’Europa di oggi


Il documentario In Between. Nove sguardi sulla scena europea, di Alessandro Diaco, Eugenia Teodorani, Hugo Morango, Paula Mota Santos, parte da un progetto di ricerca europeo, finanziato nell’ambito del programma Tresegy, sulle seconde generazioni di immigrati e coordinato dal dipartimento di Scienze antropologiche dell’Università di Genova. Il film nasce dalla stretta collaborazione tra studiosi e registi, tanto che Eugenia Teodorani e Paula Mota Santos dirigono ma sono allo stesso tempo ricercatrici, rispettivamente presso il Disa di Genova e il Centro de estudos de Antropologia aplicada dell’Università di Porto.


Girato in nove città europee dei sei differenti paesi in cui la ricerca è stata svolta (Italia, Francia, Germania, Olanda, Portogallo, Spagna), il documentario è suddiviso in altrettanti capitoli, caratterizzati ognuno da un proprio stile, oltre che da tematiche specifiche. Genova è al centro di una delle storie. Come spiega Eugenia Teodorani, che ha realizzato con Alessandro Diaco i “take” di Genova, Berlino, Barcellona, Metz e Roma, «in ogni capitolo ci sono tre livelli che intrecciandosi costituiscono la sostanza e strutturano la forma del film, e tre gli sguardi che si sovrappongono: quello dei ricercatori che hanno selezionato i ragazzi da intervistare e le realtà da riprendere, quello dei protagonisti stessi, e quello autoriale dei registi».
Grazie al meticoloso e intelligente lavoro di montaggio, In Between riesce ad essere un film solido, nonostante l’eterogeneità delle riprese e delle situazioni, e fruibile, malgrado la complessità dei temi affrontati. Dalle assurdità burocratiche per ottenere permessi di soggiorno e documenti, ai problemi quotidiani di un quartiere-ghetto, alle domande su identità e appartenenza che tutti i protagonisti si pongono, il documentario si presenta come un viaggio alla scoperta di un’Europa sempre più multi- e interculturale, in cui dialogo e integrazione sono le uniche risposte adottabili per tentare di superare il razzismo e gli stereotipi sull’immigrazione.

Il film è distribuito in edicola dal settimanale Carta.

Scritto da Patrizia Monzani
Pubblicato il 18 feb 2010

Link all'articolo originale

Articolo GENOVAPOST: Pane o grane? Arte e follia di Melina Riccio

Gratis restauratrice, di vita felice. Con mamma natura, salda radice.
Bevi l’acqua corrente, che rende la gente intelligente; lascia l’acqua stagnante, che fa la gente ignorante.

Ama la spazzatura, che non è la vera lordura.
Ogni viaggio dev’essere omaggio.

I genovesi – ma non solo loro – riconosceranno al volo l’origine di queste brevi poesie in rima. L’autrice, Melina Riccio, si firma sempre, con tanto di M a forma di mela.
Su internet girano diverse ipotesi sull’origine delle scritte che appaiono su muri, saracinesche e autobus di Genova ma anche Roma, Milano, Napoli, ed altrettante teorie sulla stramba signora avvistata e a volte pedinata dai curiosi.
Per conoscere la vera storia di Melina è sufficiente guardare il documentario realizzato dalla giovane regista genovese Serena Gargani, di cui proponiamo la versione ridotta di 10 minuti. Un’opera prima autoprodotta che Serena ha realizzato col pretesto della tesi di laurea sul cinema documentario.

L’idea è nata dal desiderio di saziare innanzi tutto una curiosità personale: «All’inizio mi davano fastidio le scritte – racconta Serena – mi sembravano troppo melense, pensavo fossero di qualche ragazzo, poi mano a mano che le leggevo e le scoprivo nei posti più nascosti è nata la curiosità per il mistero, così ho cominciato a chiedere in giro se qualcuno ne sapesse qualcosa, fino a che non l’ho incontrata, un pomeriggio, in piazza Matteotti. Mi si è avvicinata con una pagnotta in mano chiedendomi: “Tu cosa ti aspetti dalla vita? Pane o grane?” “Pane”. E sono tornata a casa con la pagnotta.»
- Com’è stato rapportarti con Melina?
«Rapportarsi con lei è molto difficile perché comunque le scelte che ha fatto sono radicali e al limite della follia. Pensando poi di dovere insegnare agli altri a vivere come lei, venivo spesso spronata a fare o non fare tutta una serie di cose secondo il suo ritegno, come ad esempio non toccare i soldi, di conseguenza quindi bere e mangiare solo cibo non comprato ma trovato per strada. Quando la incontravo con i miei due cani mi sgridava perché secondo lei gli animali dovrebbero essere lasciati liberi. Persino i colori dei vestiti dovevano essere colori della natura, quindi se arrivavo con una maglietta nera storceva il naso, e cose di questo genere. Al contrario a volte dimostrava di essere meno “pazza” di quello che sembra, perché lasciandosi un pò andare, per qualche minuto smetteva di parlare a filastrocche e magari mi raccontava qualcosa del suo passato».
- Quindi è cambiata l’idea che avevi di lei?
«Dopo il documentario ho messo insieme una visione più lineare del suo modo di pensare, ho quasi compreso le sue scelte, perché in fondo non dice e non fa cose sbagliate, anzi in una società che corre verso l’opposto forse un personaggio come lei può far riflettere».
Forse anche grazie al film di Serena, Melina riuscirà a diffondere il suo messaggio anarchico di pace e salvezza, perché lei, come avverte nel video, cambierà il mondo come ha cambiato se stessa.

Guarda il video

Scritto da Patrizia Monzani
Pubblicato il 09 gen 2010

Link all'articolo originale